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Dolore cronico: la 'malattia del dolore'


Come nasce il dolore cronico? Secondo gli studi e le ricerche di Peter Mandel il metabolismo delle cellule nervose viene alterato: una o più cellule nervose inviano al cervello impulsi troppo lunghi o che durano troppo.

Il messaggio di dolore, in questo ripetersi dello stimolo, diventa cronico, autonomo: si suppone che le cellule sviluppino una memoria del dolore, un percorso che diventa automatico, per cui anche se non vi è più presente la causa, rimane questo messaggio. Questo meccanismo si instaura dopo un periodo di tempo che può variare dai tre ai sei mesi, secondo alcuni studi.


Stress e condizionamenti ambientali possono amplificare ancor più questo effetto e il risultato diventa una malattia che viene definita ‘malattia del dolore’, non più legata al trauma stesso, ma legata al ripetersi del dolore.


Questa memoria del dolore ha come centro il cervello e può essere trattata lavorando su punti riflessi.


Il periodo che stiamo vivendo sta allertando tutto il sistema nervoso con forme nuove di paura, che si manifestano in modi diversi per una causa 'nuova', un'incertezza senza precedenti : dolore fisico, ansia, depressione, insonnia, ecc ecc. lasciano ben poco spazio al manifestarsi di gioia e benessere e voglia di vivere. Per quanto ci possa rassicurare il fatto che presto ci sarà un ritorno alla 'normalità', le incognite sono molte e destabilizzanti.


L'informazione che riceviamo dall'esterno è incoerente e questo si manifesta provocando dolore, come dicevamo, in varie forme.

L'informazione della luce e del colore è coerente, la loro vibrazione riporta equilibrio all'interno del nostro essere: la riflessologia si basa sul concetto di ologramma, per cui vi sono dei punti su cui si può intervenire che sono ‘porte del tutto’, che permettono di accedere ad ‘autostrade dell’informazione’ e aiutare a ristabilire una corretta trasmissione di stimoli e quindi informazioni.

In sostanza, il dolore può essere alleviato e l’informazione corretta e rimodulata secondo la sua vera natura.


Alcuni punti in particolare, sulla fronte e sul cranio, danno una risposta molto rapida: per esempio l’incrocio tra le linee che attraversano le pupille in verticale, nel mezzo, e la linea che divide la fronte a metà, in orizzontale.


Anche la riflessologia facciale propone alcuni schemi molto efficaci per la gestione del dolore in generale, così come l'auricoloterapia.

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